La città di Fermignano ha un osservatorio privilegiato, appoggiato sul fiume Metauro che accende la sua anima elettrica. È una ex fabbrica che non corre rischio alcuno di essere trasformata in un vuoto polivalente a perdere.
Consapevoli della potenza evocativa di questa luogo il nostro lavoro è animato dal rigore di guardare bene le cose lontane e quelle prossime che si sono nascoste dalla quotidiana organizzazione dell’urgente per provare a tracciare delle mappe sul futuro che già ci attende.
Una ex fabbrica è diventata il luogo per riflettere sul paesaggio.
La stessa singolarità che sia da sempre nel cuore, e cuore stesso della città, fa sì che eserciti il controllo simbolico e funzionale di uno spazio di vita.
Preservato con i suoi intonaci délabré -in cui restano incisi il sudore, l’ingegno e la laboriosità-, non camuffato in un non luogo polivalente, è ponte elettrico sul Metauro ancora lontano dal mare; la fabbrica è più che mai geografia e non solo uno spazio ex.